1. |
Mercante di niente
05:14
|
|||
Mercante di niente
Sono un grande creatore del nulla
Un volgare guardone di stelle
Sono solo un viandante infelice
Che deve salvarsi la pelle.
Il poeta che scrive le rime
Con l'inchiostro che puoi cancellare
Il pastore che chiama il suo gregge
Con uno stupido cellulare.
Ma nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che l'amore non e' una parola
Da gridare col nodo alla gola
E nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che per l'amore ci vuole coraggio
E una continua partenza non basta a fare un viaggio.
Sono proprio un mercante di niente
Il garzone che impara il mestiere
Un visionario che toglie il malocchio
La ruggine dalle lamiere.
Come un foglio di carta vetrata
Uno sciuscià che ti lucida il cuore
Un mendicante che cerca la pace
tra silenzio paura e rumore.
Ma nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che l'amore non e' una parola
Da gridare col nodo alla gola
E nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che l'amore non significa niente
Se parli gridi o canti e nessuno ti sente.
Sono un viaggio che non vede la fine
Per un posto che ancora non c'e'
Pietra dura da levigare
Il ricordo di un amore...da dimenticare.
Un attore che ha scordato la parte
Ed era proprio l'ultima occasione
Un passeggero di terza classe
Dimenticato in un vagone.
Ma nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che l'amore non e' una parola
Da gridare col nodo alla gola
E nessuno mi ha mai detto parole d'amore
Che per l'amore ci vuole coraggio
E una continua partenza non basta a fare un viaggio.
|
||||
2. |
La Farfalla
04:26
|
|||
La Farfalla
Oggi è un giorno come ieri, sigarette ed acquavite
Ti si accendono i pensieri e il cuore pompa dinamite
Fuori è freddo e me ne frego, se il postino ha già' suonato
Non funziona neanche il frigo, e il telefono da' occupato.
Dal barbiere fanno a pugni, per qualcuno è solo un gioco
Va finire quasi sempre che il negozio prende fuoco
E si accettano scommesse, il barista sta alla cassa
E nell'angolo c'e' un vecchio che ubriaco dorme e russa.
La ragazza e' una farfalla giu' all'incrocio
Blocca le auto se apre le ali, e quando bacia scioglie il vetro dei fanali.
scioglie il vetro dei fanali....
E ogni tanto pure il vecchio prete che anche lui ha fame e sete
Mette il dito sulla bocca e con vergogna la bibbia nella giacca.
E' scappato il nostro cane, si annoiava alla catena
Di campare d'acqua e pane, e ha ragione pure lui.
Oggi è un giorno come ieri, mozziconi ed acquavite,
Mi si accendono i pensieri, il cuore pompa dinamite.
La Ragazza chiama un taxi che la porti fino a casa
Per stirare le lenzuola e inventare un'altra scusa.
La farfalla va a dormire, posa le ali sul cuscino
Chiude gli occhi per sognare...con le labbra mi avvicino
|
||||
3. |
Nuvole straniere
04:05
|
|||
Nuvole straniere
E non avremo paura amore
Di questo mare da navigare
E di quest'aria che già sa di buono
Per quanta terra ci potrà bastare
Il primo sogno che non e' da pagare
Che basta solo volerlo sognare
Daremo braccia e sudore da evaporare
Ma avremo vino e latte e lacrime e miele
E avremo vita e musica da bere
Nuvole straniere
E questo ritmo strano che non hai sentito mai
ma ti solleva la gonna e fa girare
Le gambe belle, che ballare sai
Gira la testa come mosto a fermentare
Parlando strano ma si fanno capire
A noi che non sappiamo mai cosa dire
A noi che si comincia piano a sperare
In questa cielo al di la' del mare
Nuvole straniere
Ti costruirò un letto e una cucina
E una finestra con il vetro rosa
Che quando apri gli occhi la mattina
Non manchi mai il sole in questa casa
Che é tutta terra buona da lavorare
E questa erba che mi sembra un mare
E non ci fa paura ricominciare
Che noi Italiani lo sappiamo fare
In questo cielo al di la' del mare
Nuvole straniere
E questo ritmo strano che non hai sentito mai
ma ti solleva la gonna e fa girare
Le gambe belle, che ballare sai
Gira la testa come mosto a fermentare
Parlando strano ma si fanno capire
Con questo canto che non ha padroni
In questo cielo al di la' del mare
In queste loro dolcissime canzoni
|
||||
4. |
Amore di Malumore
04:53
|
|||
AMORE DI MALUMORE
Ti avrei cercato e catturato
Ti avrei rinchiusa dentro in un cassetto
Se vuoi ti aspetto e stringo i denti
Mi metto in fila tra i tuoi clienti
Poi ti ho inseguito con un nodo in gola
Come un bandito con la pistola
Se mi hai tradito e certo dimenticato
E in fondo a un fosso come un cane bastonato
Amore amore tu sei il mio dolore
Perchè ti cerco e non ti trovo mai
Ti vengo incontro ma te ne vai
Amore amore tu sei il mio dolore
Perchè ti cerco e non ti trovo mai
Ti aspetto mentre tu te ne vai
Ti avrei cercato e catturato
Ti avrei tenuto dentro un cassetto
Ma non la smetto di andare avanti
Mi metto in fila se siamo in tanti
Poi ti ho inseguito con un nodo in gola
Perche' eri l'unica, la prima e la sola
Se mi hai tradito e certo tu lo sai
Tornassi indietro non ci cascherei... mai!
more amore tu sei il mio dolore
Perchè ti cerco e non ti trovo mai
Ti vengo incontro ma te ne vai
Amore amore tu sei il mio dolore
Perchè ti cerco e non ti trovo mai
Ti aspetto mentre tu te ne vai
|
||||
5. |
Sogno
04:29
|
|||
Sogno
Ero sveglio o addormentato é un ricordo troppo vago
Forse l'ho dimenticato.
C'era gente che girava camminava e sorrideva
Piu nessuno che soffriva per tirare a fine mese
Sempre miti le stagioni neanche i cani alla catena
Tutte aperte le prigioni e prigionieri e secondini
Senza rabbia ne' torture
Nelle scuole dei bambini tanti libri per studiare
Ma era un sogno
Solo un sogno
Certe notti ne ho bisogno
E butto il sasso nello stagno
Perché adesso ne ho bisogno
E prati verdi e fili d'erba le montagne con la neve
fiumi azzurri pieni d'acqua e fiori e foglie con le gemme
Gli impresari nel cemento i prepotenti tra le fiamme
Agli arrivisti ciò che resta, che ogni. giorno sia una festa
E il Natale sarà diverso se arrivano i Re Magi
Con in dono tutti i nomi degli autori delle stragi
E agli egoisti poco sazi, carestia per tutti gli anni
Mentre agli zingari gli spazi
Per piazzarci le roulotte
Ma era un sogno
Solo un sogno
Certe notti ne ho bisogno
E butto il sasso nello stagno
Perché adesso ne ho bisogno
E tutti sani gli ammalati, nelle fabbriche il lavoro
Un tetto agli sfrattati
E al mio amore una collana d'oro
Un abbraccio con calore a chi è una vita che lo aspetta
E una canzone che racconti
Quello che io sento per te..
Ma era un sogno
Solo un sogno
Certe notti ne ho bisogno
E butto il sasso nello stagno
Perché adesso ne ho bisogno
|
||||
6. |
Tempo perso
05:10
|
|||
Tempo perso
Ho dodici anni e cammino in mezzo al bosco
Non so che fare se i miei non li conosco
Cammino da solo e intanto ascolto il vento
Quando sono stanco chiudo gli occhi e mi addormento
E tutto quanto mi appare diverso
Perfino il tempo a volte è tempo perso
E tutto quanto mi appare diverso
Perfino il tempo a volte è tempo perso
Sono arrivato in questa terra che sa di limone
Con la mia gente chiuso dentro in un gommone
Mi tenevi la mano sulle onde del mare
Che nessuno fiatava, non si poteva parlare
E tutto quanto sembrava diverso
Se pure il tempo era tempo perso
E tutto quanto mi appare diverso
Perfino il tempo a volte è tempo perso
Sono un vecchio operaio che controlla il motore
Di un'azienda speciale che produce dolore
C'è mio figlio che cresce e vorrebbe studiare
Mentre questo motore incomincia a scoppiare
E tutto quanto mi sembrava diverso
Anche il tempo adesso è tempo perso
E tutto quanto mi appare diverso
Perfino il tempo a volte è tempo perso
Ho le mani inchiodate e sulla testa le spine
Non capisco il motivo, ma conosco la fine
Ti chiamavo per nome per offrire il mio amore
Ma qualcuno nel buio mi ha strappato anche il cuore
E tutto quanto mi appare diverso
Perfino il tempo a volte è tempo perso
E tutto quanto sembrava diverso
Se pure il tempo era tempo perso
|
||||
7. |
Io Mario e le rane
03:35
|
|||
IO, MARIO E LE RANE
E saranno quindici anni
Anzi quasi diciassette
Che suo padre disse:
"esco a comperare le sigarette"
Ma nessuno l'ha più visto
E la mamma poveretta
Incollata alla finestra
Ogni notte lei lo aspetta.
Mezzogiorno con le rane
Per giocare dentro al fosso
Il companatico nel pane
Grandi orecchie e ciuffo rosso
Lui non ci vedeva bene
Non portava mai gli occhiali
Mi parlava di ragazze sempre
brutte e un po' banali
Sua sorella poco seno
In mille guai s'innamorò
Uno scherzo in mezzo al fieno
Se alla prima ci restò
Non sapendo cosa fare
Si rivolse a padre Pio
Per la colpa da espiare
Mentre Mario era già zio
Mezzogiorno con le rane
Per giocare dentro al fosso
Il companatico nel pane
Grandi orecchie e ciuffo rosso
Lui non ci vedeva bene
Sempre il naso controvento
Ma era il mio migliore amico
l'ho difeso contro cento
Poi ricordo il nodo in gola
Col biglietto alla stazione
La mia idea era una sola
Di sfondare nella canzone
La corriera partì in fretta
Salutai dal finestrino
Quella vita troppo stretta
Mi ubriacava come il vino
Non ci siamo più rivisti
Poche frasi dagli amici
Mesi allegri e giorni tristi
Compleanni un po' infelici
Ma ritorno quando posso
Nella testa ho cose strane
E ti aspetto dentro il fosso
Per giocare con le rane
|
||||
8. |
Primo di Sequals
04:36
|
|||
PRIMO DI SEQUALS
Questa vita e' una bestia che t'insegue e poi ti morde
Come fosse un avversario con la schiena sulle corde
Ma se provi ad affrontarlo e lo guardi bene in faccia
Il coraggio e' solo sangue nelle vene delle braccia.
Perche' Primo e' il migliore
E combatte veramente
Attenzione che ogni pugno e' una scommessa per la gente
Quella gente che la vedi applaudire dritta in piedi
Quando il pugile e' sfinito,
nell'orgoglio e' ferito e cade.
Questa vita e' una bestia, qualche volta mostra i denti,
se potesse farti a pezzi senza tanti complimenti,
lo farebbe volentieri, e come tutti i vincitori,
girerebbe a testa alta, con i muscoli di fuori, ma io...io no!
Nella spugna c'e' il dolore, sui giornali il malumore
Perche' adesso perdo colpi, ed il motore e' arrugginito,
e non stendo piu' nessuno, vado a terra con un dito,
mentre tutta quelle gente pensa ai soldi solamente,
e alla forza del destino alzo il calice di vino e bevo
Perche' Primo e' il migliore
E combatte veramente
Attenzione che ogni pugno e' una scommessa per la gente
Quella gente che la vedi applaudire dritta in piedi
Quando il pugile e' sfinito,
nell'orgoglio e' ferito e cade.
|
||||
9. |
La Strada
04:14
|
|||
La Strada
Un tempo ci passavano i carri rumorosi
Se carichi di legna tornavano dai monti.
Invece alla domenica salivano gli sposi
I buoi nella discesa sembravano bisonti.
E i vecchi col bastone volevano guardare
Sul ciglio della strada curiosi a mormorare
Di colpo scese il buio ed arrivo' la guerra
Partiva la colonna con gli autisti addormentati
Le scarpe ci lasciarono le impronte sulla terra
Si videro avanzare le jeep degli alleati
La gente venne fuori era tutto un alveare
Ma al posto del miele c'era il vino per brindare
Le prime biciclette, le gomme erano vuote
Pero' si andava forte, lo dicono i giornali
Tra buche e sassi a punta giravano le ruote
A Coppi sulla schiena spuntavano le ali
E accolto dagli applausi fu il primo ad arrivare
E intanto sulla strada tutti gli altri a pedalare
E il sindaco fu eletto e fecero l'appalto
Ci misero i lampioni che il traffico aumentava
Sui lati delle siepi la coprirono d'asfalto
L'inverno era vicino e in corriera si viaggiava
Tornavo dalla scuola e non sapevo cosa fare
Perché' su quella strada era impossibile giocare
Sulla strada sono nato, la conosco bene
E la musica che porto in valigia le canzoni dentro al cuore
Sulla strada non sei mai solo a qualche porta puoi bussare
E quante volte son partito ma sempre per tornare
|
||||
10. |
||||
LETTERA A CASA D'UN COSMONAUTA RUSSO
Non sapevo e non lo so non sappiamo farne senza
E' un problema d'emergenza e buca il vetro dell'oblò.
I mercanti del legname nella lega organizzati
Con i muscoli abbronzati svelti accendono i motori
svelti accendono i motori.
Non volevo ma le vedo sono sotto i nostri passi
Sono macchine in manovra a macinare pure i sassi
Minatori in fondo al mare sulla schiena alle montagne
A torturare la corteccia per guarirsi le ferite
Non capivo ma la guardo questa grande polveriera
Che ci sto seduto sopra che nemmeno me ne accorgo
E mi sporgo fino all'orlo a questa strana ciminiera
a questa altissima ciminiera
C'e' la guerra a fare centro chi sta dentro venga fuori
Si prepari per il viaggio a una spanna dal duemila
E' un problema di coraggio se avremo fiato in gola
Di sicuro questa volta lo faremo tutti in fila
se avremo ancora fiato in gola
Non sappiamo cosa dire come fare a rifiutare
Non sappiamo quasi niente non sapevo e non lo so
Cosa resta d'importante e filtra il buio dall'oblò
E buca il vetro dell'oblò
Non capivo ma la guardo questa grande polveriera
Che ci sto seduto sopra che nemmeno me ne accorgo
E mi sporgo fino all'orlo a questa strana ciminiera
a questa altissima ciminiera
|
If you like Goran Kuzminac, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp